giorno 86 - 14 novembre 2006 | |||
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Questa mattina approfitto della vicinanza di Starbucks non solo per un buon caffè, ma anche e soprattutto per la connessione WiFi che mi permette di lavorare in tranquillità e rispettare le consegne. Nel frattempo Petino continua imperterrito con il suo pisolino. Lungo la strada verso il parco nazionale, attraversiamo le cosiddette "città del deserto" tra cui la famosa Palm Springs, un tempo meta degli attori di Hollywood, Cathedral Springs (dove facciamo rifornimento di provviste) e Palm Desert. Città in forte sviluppo ed espansione (come Las Vegas, ma che cosa attira la gente a vivere nel deserto???), oggi sono per lo più mete permanenti per i pensionati. Difatti lungo le strade si notano moltissimi cartelloni pubblicitari per immobili di nuovissima costruzione tutti mirati ad attirare gli "over 55". La popolazione di Cathedral Springs in particolare deve avere un'età media di 70 anni. Zone residenziali ordinate e pulite, una sfilza di centri commerciali, campi da golf lussuosi con un'erbettina da fare invidia ai posti tropicali e al di là della strada: deserto. Il contrasto fa accapponare la pelle. Quanta energia sprecata per far crescere l'erba nel deserto. E perché mai la gente debba piantare petunie nei giardini - che devono essere annaffiate spesso - invece dei cacti proprio non lo capisco. Ad ogni modo, arriviamo all'ingresso sud del parco nazionale Joshua Tree (cui resero omaggio gli U2 con l'album del 1987 dall'omonimo nome) e troviamo subito l'ufficio turistico che ci fornisce di cartina geografica del parco e di preziosi consigli sui punti di principale interesse. Il parco consta di due regioni distinte e diverse tra loro: la parte orientale detta il Deserto del Colorado, caratterizzata da un deserto di cactus delle varietà Cholla e Ocotillo, da qualche oasi di palme e, accessibili solo su strade sterrate, da vecchie miniere abbandonate, e la parte occidentale del deserto Mojave con gli "alberi di Giosuè", così definiti dai primi mormoni che si insediarono nella zona. Non si tratta di veri e propri alberi, ma sono piante di yucca appartenenti alla famiglia del lilium e fioriscono una volta all'anno (febbraio) con un unico fiore che una volta sfiorito segna l'inizio di un nuovo ramo. Hanno forme e aspetto molto particolari. Nella zona orientale del parco ci fermiamo a fare una passeggiata nel giardino dei cacti Cholla, tenendo le dovute distanze dalle spine. Proseguiamo poi verso una zona rocciosa presso il campeggio di White Tank (da ricordare, molto carino!) una zona geologica molto interessante che racconta la storia del parco. Le rocce sono di un tipo speciale di granito e sebbene abbiano un aspetto liscio al tocco sono incredibilmente appuntite. Avanziamo poi nella zona delle rocce jumbo (Jumbo Rocks) per poi arrivare a Keys View il punto più interno del parco da cui in una giornata limpida (non oggi) si può vedere anche il Messico. Oggi ci accontentiamo di osservare l'immensa vallata Coachella e le montagne della catena San Bernardino. Niente male. Una piccola deviazione ci porta all'inizio del sentiero nella "vallata nascosta" e alla diga di Barker dove nella pozza d'acqua sguazzano le anatre. Tutt'attorno si scorgono fresche orme di puma. È ormai quasi il tramonto e usciamo dal parco a nord-ovest, passando per la città di Joshua Tree e poi per Yucca Valley. Stasera dormiamo a Beaumont, siamo nuovamente diretti a Los Angeles (no comment). |
![]() Strano cielo mattutino: nuvoloni a sinistra e cielo limpido a destra. |
![]() Benvenuti al parco nazionale Joshua Tree! |
![]() Montagnette di rocce nel deserto del Colorado, sembrano essere state ammassate con una ruspa. |
![]() Cacti nel deserto con le montagne sullo sfondo. |
![]() La strada che attraversa il deserto del Colorado. |
![]() Altro panorama del deserto. |
![]() Strani cacti di forma ramificata. |
![]() Questi sono della varietà Cholla. |
![]() Una vista ravvicinata della fioritura. |
![]() Panorama del giardino dei Cholla. |
![]() Un altro. |
![]() Formazioni rocciose nel campeggio di White Tank. |
![]() Altre, presso una piazzola del campeggio. |
![]() La roccia-arco sul sentiero. |
![]() Laura che con un braccio di ferro sorregge l'arco mediante una leva. |
![]() Altre rocce, sono molto curiose. |
![]() Ecco i primi "alberi" che danno il nome al parco, Joshua Tree. |
![]() Una pianta di yucca piuttosto vetusta: si dice che crescano di 1 cm all'anno. |
![]() Un albero rinsecchito presso le rocce jumbo. |
![]() Dettaglio di un ramo di yucca. |
![]() Un altro, particolarmente folto. |
![]() Panorama sul sentiero verso la diga. |
![]() Orme di puma fresche fresche. |
![]() Un Joshua Tree al tramonto, non poteva mancare. |
![]() Rocce al tramonto. |
![]() L'uscita dal parco al tramonto. |
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